Franco Digrandi, è lo Chef del ristorante “La Rosada” (Ragusa).
Il suo primo approccio con i fornelli avvenne all’età di quattordici anni, presso l’Hotel “Mediterraneo”, nel 1972. Nel 1977 si diplomò come “ Ragioniere e perito commerciale”. Per circa dieci anni, ha lavorato presso note sale trattenimenti come il “318”, “Villa Fortugno”e“Tre Fontane”. Quest’esperienza ha contribuito alla sua formazione professionale, arricchendone il suo bagaglio di cultura culinaria. Al suo ventiduesimo anno di età ottenne, per la prima volta,l’incarico di “Chef” di cucina a “Tre Fontane”. Nel 1984 inaugurò il suo primo ristorante “Al Biffi” nel quale rimase fino al 1996.
Fu socio fondatore dell’associazione provinciale cuochi Iblei “A.P.C.I.” della quale oggi ne è il presidente.
Nel 2000 ricevette il “collegium cocorum”, a Siracusa, che attesta i suoi venticinque anni di esperienza lavorativa.
Negli anni ha acquisito varie tecniche di conservazione di prodotti e di materie prime, utilizzando nuove tecnologie e tecniche adeguate ai nostri giorni. Le sue capacità lavorative gli hanno permesso di rivisitare i piatti della nostra tradizione, mantenendone il gusto e i sapori di un tempo aggiungendone un tocco di originalità. I piatti che lo rappresentano sono: Il filetto al carrubo, preparato con uno sciroppo di carrube, noto nella tradizione come “zanfarro”; Tortelli di melanzane con gamberetti concassè di pomodoro, zucchine e mandorle. Quest’ultimo piatto fu premiato al 1° Concorso gastronomico “Francesco Paolo Cascino” a Trapani; Tagliolini al fungo di carrubo; Piramide di pesce su un letto di patate schiacciate.
Ha rappresentato negli anni la nostra provincia con i piatti del territorio, sia in Italia che all’estero.
Nel 2003 entrò in società con Giuseppe Occhipinti, e riprese ad avere un’attività propria con il ristorante “La Rosada”. Nel 2012 ottenne “ Les Disciples d’Auguste Escoffier”, a Sciacca.
“Il percorso di ogni Cuoco che lavora con amore e dedizione è un continuo accrescere di esperienze che permettono di dare il meglio di sè in ogni circostanza.” Cit. Franco Digrandi.
